sabato 29 ottobre 2016

LE ARTISTE ...CHI SONO?

Presentazioni delle artiste





Biografia

Ester Piera Zuercher Camponovo, artista svizzera, architectural designer, pittrice e incisora. Nata a Vacallo (Canton Ticino) frequenta le scuole elementari e medie in Ticino dove segue la scuola di disegno edile a Trevano Lugano. Si iscrive poi all’Accademia di Belle Arti a Milano (diploma in pittura, anatomia artistica, incisione e storia dell’arte). Si perfeziona nello studio del nudo a Académie de la Grands Chaumière à Paris e dopo al Corso superiore di disegno Fondazione Ratti con Karel Appel e Anish Kapoor, conseguimento del 3 Premio Seminario/Simposio degli artisti incisori dell’arco alpino in Appenzello e San Gallo.
Ha una Lunga collaborazione in studi di architettura come disegnatrice e collaboratrice d progetti. Docente invitata del corso del nudo dal vero alla scuola degli illustratori a Lugano, insegnamento dell’incisione al corso superiore della scuola Steiner a Lugano, insegnante di corsi di disegno e pittura del Comune di Bioggio. Professore invitata dalla Facolta di Architettura di Colima (Messico) al corso di affresco ed esecuzione in gruppo dell’affresco nel museo della città di Colima su un suo bozzetto. Primo premio al Concorso di pittura Citta’ di Castano.
Esposizioni personali e collettive a Lugano, Zurigo, Losanna, San Gallo, Milano, Venezia, Trieste. Dal 2006 Fondatrice, responsabile e designer della Cooperativa Boneca de Atauro. Continua la sua ricerca artistica con il disegno e la pittura nello studio ella sua abitazione a Bali. L’intuizione e l’impegno di Ester Piera sono da ammirare; lei ha aiutato le donne di una piccola isola, a guadagnarsi da vivere. Ideatrice della bambola di pezza, simbolo diventato noto oltre i confini nazionali come Boneca de Atauro, rappresenta oggi un faro per tutte le donne di Atauro che desiderano crescere e lavorare con dignità. La realizzazione di una “bambola di pezza “è stato l'inizio…dopo ne sono arrivate tantissime. Ester ha disegnato all’incirca cento oggetti o forse di più per la Boneca.                                                                                         

Dicono di Lei…

La nascita della vita artistica di Ester Rosa è, come per tutti i veri artisti, l’esigenza di esternare e trasmettere, suggerita da una spinta interiore molto forte, intensa, debordante, un amore per l’arte senza limiti, una passione incontenibile per il disegno, per il colore; insomma il grande amore per la vita, la riconoscenza alla Creazione. 
Il colore è un mezzo con il quale viene coinvolta la psiche di un'artista.
I corpi, come le figure, slittano sempre verso i territori del pensiero, perdendo forma ma dando efficacia di messaggio. Non è importante tracciare la figura ma solcare l'impasto del corpo come un processo intuitivo e cosmico. Anche attraverso le stagioni della sofferenza e del dolore comuni a tutti gli uomini, ovunque e comunque, il gesto della pittura di Ester accompagna la sua esistenza quasi in sostituzione di certi luoghi ameni e solitari che spesso l'essere umano ricerca per proteggersi dalle violente ondate che la vita a noi tutti riserva.                                                                Miriana Ronchetti


“Dal cuore di una donna” di Maria Will

Una pittura libera.  Questo è ciò che in primo luogo vuole essere la pittura di Ester Piera Zuercher. Libera come forse solo l'arte di una donna può esserlo. Potrebbe dire di avere iniziato a contornare una sua verità da quando ha cominciato a dare forma a “quanto ha nel cuore”. Un tale principio implica tuttavia fondamentalmente l'assunzione del rischio di collocarsi fuori registro, di aggirarsi in zone considerate minori e basse, che non hanno corso nelle seriose sfere dell'osservanza estetico intellettualistica. Esserne consapevole per Ester Piera è il motivo che rafforza in lei la decisione di percorrere la sua propria strada; di certo che non la frena. Desiderosa di irrompere con dolce urto all'incontro di chi voglia osservare i suoi quadri, l'artista non teme di essere fraintesa nel rivendicare all'arte la sufficiente maturità per poter essere, anche, sentimentale. Lei ha la forza e le ragioni per non fingere che le rime cercate tra cuore, amore e fiore (il fiore per eccellenza, la rosa simbolo di bellezza, perfezione, passione ed estasi) siano buone solo per le canzonette. Poesia spicciola forse; ma quanto risponderle ai bisogni primari dell'individuo!  Fin qui l'intenzione da cui scatta la trasposizione pittorica che passa attraverso la messa a fuoco di poche forme significanti, esaltate, con il limitata risonanza, da un uso monocromatico del colore, dato in luminoso e vaporoso chiaroscuro. Forme-recipienti, cuori-vaso e le rose come recentissima rivisitazione di un icona che pareva ormai svuotata: tutte figure che alludono ad un contenuto, ad un’interiorità che si schiude nell'atteggiamento quasi sacrale dell'offerta. Quanto alle ascendenze linguistiche della sua pittura, oltre che alla sintassi minimalista, forse doveroso è il rimando alla tradizione dello “spirituale nell'arte” e in particolare nel colore, così come l'ha formulata un Rothko (o come la intende un Anish Kapoor). Piera Zuercher che ora porta la sua ricerca con mano felice e generosa nel campo non domestico degli Rossi e delle tinte affini, interiorizza la visione dei suoi soggetti e li impagina nello spazio pittorico secondo prospettive fantastiche e scala monumentale. Ne nascono paesaggi ultraterreni, mondi che hanno la levità delle nuvole, luoghi possibili di una pace non illusoria.




Biografia di Catherine Rovelli

 "...da sempre il mio cammino artistico e di vita è costellato da incontri che hanno dato impulsi al mio lavoro, relazioni umane importantissime che continuano a nutrire il mio operare e che mi aiutano a progredire nella mia ricerca di dare una forma all'invisibile, di mettere in relazione l'umano con la sua visione di un altrove. Amo la montagna, le pietre, le grotte, gli anfratti nascosti, amo camminare in quota…perché mi rigenera, mi calma, mi fa sentire parte del tutto. Perché, dal guscio di una grotta posso congiungermi con il cielo. All'età di 15 anni, durante un soggiorno presso una famiglia amante dell'arte contemporanea rimasi folgorata da un'opera di Josef Albers appesa in corridoio. Non c'era giorno che non mi soffermassi ad ammirarla, quella semplicità vibrante, quella perfezione imperfetta mi seduceva. Poi non ci pensai più e la mia vita continuò il suo percorso.
Mi rimase il piacere di frequentare gallerie d'arte, mostre di arte contemporanea e solo più tardi scoprii il piacere di dipingere e più tardi ancora di scolpire.               

Dicono di Lei….

Queste sono le parole con le quali Catherine Rovelli, ama presentarsi. Già da queste poche ma intense lettere possiamo delineare la sua caratteristica: quella di una donna- artista che vuole, con forza e tenacia, dare espressione e significato a ciò che sta dietro alla forma, alle radici, oltre l’apparenza. In fondo non dovrebbe interessare così tanto quando e dove e cosa gira nella vita di chi affida il proprio sentire all’arte. Ogni giorno con infinita pazienza, nel dinamismo di quella trasformazione interiore che spinge ad utilizzare gli ostacoli per aprire le porte dell’intelligenza creativa con grande attenzione, con la meta sempre più chiara nel cuore, indossando ali di libertà, accettando i propri limiti ma, con amore e dedizione, con passione, soprattutto con fatica (la scultura è faticosa),sempre alla ricerca di un’opera da far vivere, un’opera che abbia un’anima. Forse, inconsapevolmente, è stata talmente affascinata dall’arte del pittore tedesco Joseph Albers, che da lui ne ha assorbito la filosofia e i motti dell’insegnamento, quelli che erano le sue linee guida “pensare in situazione”, ”l’importante è aprire gli occhi”. A me, che non sono una critica d’arte ma una scrittrice e autrice teatrale, pare di intuire che Catherine voglia indagare su come la percezione della sua scultura sia influenzata dalla quantità, dalla forma, dalla materia, dalla luce, dalla distanza, dal volume e dall’interazione con l’ambiente fisico e sociale.
E’ facile capire come le sue opere si basano sulla ricerca della proporzione, della misura e della distribuzione spaziale, delle illusioni ottiche. Procurano piacere nell’osservare quelle rotondità così armoniche, vibranti, luminose, la cui bellezza irradia verso l’esterno come se l’opera possedesse una sua vita interna. Penso che mentre lei scolpisce le sue opere, le sue opere col tempo scolpiranno lei, dandole quella forma che lei stessa non conosce ancora, che non sa di avere: uno scambio, quindi, d’amore e di riconoscenza fra lei e la scultura. Il suo luogo libero e felice. Ecco, credo che Catherine Rovelli, sia questo e molto di più.                                      Miriana Ronchetti



Biografia di Miriana
Autrice teatrale e di saggi. Insegnante di recitazione, attrice e regista. Ideatrice di eventi teatrali, poetici in lingua italiana e inglese, ha contribuito alla mostra biografia per immagini del poeta Salvatore Quasimodo, collaborando con la Fondazione Mazzotta. Ha studiato chimica e psicologia e frequentato la Scuola di Sceneggiatura e comunicazione (quattro anni) con Salvatore Nocita, Alberto Bevilacqua, Vittorino Andreoli, Ennio Morricone. Ha studiato recitazione e approfondito le tecniche attorali in autonomia e partecipando a innumerevoli stages E ‘ iscritta alla Siae dal 1980 con 92 commedie tutte rappresentate. Costituisce nel 1992, la Compagnia Teatro Arte Orizzonti Inclinati, con lo scenografo Pietro Introzzi. Costante la collaborazione con scuole, Comuni, Istituti di cultura all’estero: Vienna, Budapest, San Paolo del Brasile, Zurigo nella diffusione del messaggio poetico teatrale e della lingua italiana. Per l’Istituto di cultura di Vienna, scrive e rappresenta con Alessandro Quasimodo, il recital: “Carissima Infanzia”. Propone da 22 anni corsi di recitazione per bambini e teatro dramma per adulti.

 Dicono di lei
Miriana è sinonimo di passione. Una passione profonda, debordante, incontenibile, tanto grande che anche il condividerla si fa necessità. Per questo, ci sembra di intuire, che lei vuole regalare al pubblico le sue parole, i suoi pensieri maturati da riflessioni, la sua Teatro- terapia. Il Teatro! Passione e condivisione con gli altri. Il corpo e l'anima, mente e materia, concetto e gesto si uniscono nel suo teatro senza disperdersi l'uno nell'altro ma unificandosi nel contrasto facendone lo specchio della vita. Per Miriana (regista e drammaturga, ma soprattutto appassionata attrice, autrice e docente di recitazione) il teatro è azione, interiore tanto quanto gestuale. Questo agire, che nella recita quotidiana delle nostre esistenze avviene spesso senza coscienza (“Tutti noi stiamo facendo teatro inconsapevolmente” lei scrive), e forse proprio per questo spesso non ne siamo contenti, nel teatro richiede attenzione, preparazione, tecnica, profondità di sguardo anche interiore. Si inventa esercizi mai visti, pratiche e metodi che trae dall’osservazione degli altri per imparare a vivere. Un farmaco, quello del teatro, capace di sgombrare la mente da tanta zavorra accumulata, capace però di farci ritrovare quella verità fondamentale, anche se spesso trascurata, che solo i bimbi sanno per istinto: stiamo giocando!                  E Miriana lo sa fare con grande amore.                      Alessandro Quasimodo

Personaggio teatrale, appassionato e appassionante, a prima vista leggermente naïve. Ne ammiro l'auto determinazione mescolata con una buona dose di testardaggine. In movimento continuo. Apparentemente instancabile. A tratti così indifesa. Altruista. Umana. Ne Il Teatro nell'Anima, suo ultimo scritto, traspare in pieno lo straordinario lavoro di diffusione che ha svolto per anni e svolge intorno a sé insegnando ad altri come stare diritti in piedi affrancandosi nell'arte della recitazione e come conquistare – attraverso e sotto le infinite maschere che il Teatro propone - la sensazione di poter finalmente riconoscersi e di essere riconosciuti. Nessun dettaglio viene tralasciato. Un'opera di grande generosità.                                                                                       Olga Karasso


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